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#23 La cosa nella letteratura

LA COSA NELLA LETTERATURA 


Canti Garnascialeschi di Antonio Francesco Grazzini








Estratto dal capitolo XIX dal trattato "Galateo" di M. Giovanni della Casa 


"Non istà bene grattarsi, sedendo a tavola…
Non istà medesimamente bene a fregarsi i denti con la tovagliuola, e meno col dito…
E chi porta legato al collo lo stuzzicadenti erra senza fallo."


"Parole di tutto il mondo, riunitevi!"
di Sandro Sermenghi



Porchette bicchieri aceto salume
tegami a pressione con tanto acume
tovaglie rigate, arance, due viole,
CD, cellulari, TV, nocciole,
barometri orologi, tre ludibri,
fra tristi affastellati arcani libri
e quant’altro immaginare non so:
ma la gente come può viver ciò?
La rima qui non è obbligata affatto
ma se adoperiamo un tantin di tatto
anche un cocomero sprigiona amore
che sa ossigenare il cuore motore!
Padelle inconcludenti
spazzolini sgonfiati
mappamondi tritati
prezzemoli per-denti
parole non condite
su tavole infinite.
Compassati vocabolari
con decine di angoli untuosi
capelli laccati su in alto
forse per darli un po’ in appalto,
stuzzicadenti assai scontrosi
biciclette con nuvolari!
Pacate sardine, latte al limone,
lampadari saliscendi, un trombone,
persone fatte quasi tutte a fette
in coda per notturne marchette:
questo glaciale spleen mandar via
riunendo parole per far poesia!

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